M.Paolucci:
Leggendo la Genesi si capisce che in principio Dio separa le acque della Terra con le acque del cielo. Dato che il paradiso celeste è un luogo senza spazio ne tempo, e probabilmente immateriale, com'è possibile che lì ci sia l'acqua?
Stai facendo confusione tra "cieli" fisici e i "cieli" spirituali.
Nel secondo giorno creativo Dio formò una distesa (che chiamò
cieli, vedi Ge. 1:8) separando l’acqua che rimase sulla terra dall'acqua che fissò in qualche modo all'esterno dell'atmosfera terrestre; una quantità non trascurabile e che in seguito distrusse i malvagi nel diluvio noetico.
Invece i “cieli” in cui risiede Dio (1 Re 8:43) e quelli ai quali ascese il Cristo (Ebrei 9:24) non indicano l’atmosfera intorno alla terra, né la vasta distesa dello spazio cosmico che
non possono contenere il Creatore dell’universo. (1 Re 8:27)
Essendo “Dio uno Spirito” (Giovanni 4:24), si tratta di
cieli spirituali, una dimensione distinta dall’universo fisico.
In tale dimensione parlare di materia fisica (acqua, stelle, aria) non ha semplicemente alcun senso.