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Maiale e sangue

Ultimo Aggiornamento: 02/04/2019 13:54
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29/03/2019 11:57
 
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IL SENSO DI 1 CORINTI 1O
Agape, 27.03.2019 15:02:



Certamente, vado matto per il sanguinaccio.
I cristiani, così come possono mangiare la carne immolata agli idoli, possono anche mangiare il sangue, per questo motivo San Paolo dice di non preoccuparsi della provenienza della carne comprata al mercato. Pone il limite solo nei riguardi di coloro che potrebbero fraintendere il gesto di mangiare il sangue; se invito un ebreo non gli faccio mangiare il salame con il sangue, bisogna essere rispettosi delle altre religioni, questo è il senso di 1 Corinti 10.




IL SENSO DI 1 CORINTI 10 è QUESTO:


25 Mangiate tutto quello che si vende al mercato, senza fare domande a motivo della vostra coscienza, 26 perché “a Geova* appartiene la terra con tutto ciò che la riempie”.+ 27 Se un non credente vi invita e volete andare da lui, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza fare domande a motivo della vostra coscienza. 28 Se però qualcuno vi dice: “Questo è stato offerto in sacrificio”, non mangiatene, a motivo di chi ve l’ha detto e della coscienza.+ 29 Non mi riferisco alla tua coscienza, ma a quella dell’altro. Per quale motivo, infatti, la mia libertà dovrebbe essere giudicata dalla coscienza di un altro?+ 30 Se mangio* rendendo grazie a Dio, perché dovrei essere criticato per quello per cui rendo grazie?+
31 Perciò, sia che mangiate o che beviate o che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio.+ 32 Non siate d’ostacolo* né ai giudei, né ai greci, né alla congregazione di Dio,+ 33 così come anch’io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, non cercando il mio interesse+ ma quello di molti, perché siano salvati.+



???!!! ESSERE RISPETTOSI DELLE ALTRE RELIGIONI???!!!

si tratta sempre dei cristiani

[SM=g1871112]
29/03/2019 12:17
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Sangue e d'intorni
Ernesto, 29/03/2019 11.41:



Proprio perché leggo i vostri post affermo che Atti 15 promulga alcuni aspetti della legge mosaica, alla stessa maniera di come tu affermi che altri divieti sono stati confermati nel NT. Mi stupisce quindi che tu faccia una tale osservazione priva di coerenza interna!!!
Se quindi il rispetto del sangue ha la stessa validità universale del divieto di desiderare le cose degli altri secondo la legge mosaica, perché non la rispettate nella sua interezza originaria?



Ernesto, Atti non "promulga alcuni aspetti della legge mosaica" ma aspetti anteriori alla legge mosaica e quindi dati da Dio all'intera umanità e non ad una nazione, per questo che il concilio di Gerusalemme decide di considerare come "necessari" quegli aspetti e non altri, come il cibo o la circoncisione. Ma mi pare che stai girando sempre attorno allo stesso tema senza capire il senso di Atti: i cristiani gentili non sono sotto la Legge Mosaica, data alla nazione d'Israele, e dunque (almeno per gli apostoli) non hanno alcun obbligo di osservare i costumi della Legge circa le feste, il cibo, le norme di purità, ecc...


29/03/2019 12:41
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Sangue e d'intorni
Ernesto, 29/03/2019 11.41:



Proprio perché leggo i vostri post affermo che Atti 15 promulga alcuni aspetti della legge mosaica,





Ma è proprio questo l' errore, lo capisci?
Atti 15 NON RIPRENDE ALCUNI ASPETTI DELLA LEGGE MOSAICA, ma comandi o aspetti che i servitori di Geova mettevano già in pratica PRIMA DELLA LEGGE E CHE LA LEGGE HA SUCCESSIVAMENTE RECEPITO, si pensi al divieto dato a Noè relativo al sangue (Genesi 9:4-5), si pensi all' idolatria (Genesi 35:2), si pensi all' immoralità sessuale (Genesi 39:9)
Mi sono spiegato si o no?


Ernesto, 29/03/2019 11.41:



alla stessa maniera di come tu affermi che altri divieti sono stati confermati nel NT. Mi stupisce quindi che tu faccia una tale osservazione priva di coerenza interna!!!





è stato confermato che il servitore di Geova non commette porneia: se guarda una donna l' ha già commessa nel suo cuore (Matteo 5:28-29), ma è una cosa che veniva già rispettata prima della Legge, come visto nel caso di Giuseppe

Ernesto, 29/03/2019 11.41:



Se quindi il rispetto del sangue ha la stessa validità universale del divieto di desiderare le cose degli altri secondo la legge mosaica, perché non la rispettate nella sua interezza originaria?




spiegato sopra!
Il decreto apostolico riprende dei divieti Pre - Legge mosaica che erano validi quindi per tutta l' umanità


[Modificato da Aquila-58 29/03/2019 12:44]
29/03/2019 13:22
 
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Ernesto
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sangue e d'intorni
Qoeleth, 29/03/2019 12.17:



Ernesto, Atti non "promulga alcuni aspetti della legge mosaica" ma aspetti anteriori alla legge mosaica e quindi dati da Dio all'intera umanità e non ad una nazione, per questo che il concilio di Gerusalemme decide di considerare come "necessari" quegli aspetti e non altri, come il cibo o la circoncisione. Ma mi pare che stai girando sempre attorno allo stesso tema senza capire il senso di Atti: i cristiani gentili non sono sotto la Legge Mosaica, data alla nazione d'Israele, e dunque (almeno per gli apostoli) non hanno alcun obbligo di osservare i costumi della Legge circa le feste, il cibo, le norme di purità, ecc...




Scusami, ma per semplice logica i termini stavano esattamente al contrario; se i precetti del Concilio di Gerusalemme erano universali, in quanto cristiani, questi Gentili venuti alla fede li dovevano già conoscere, avendo abbracciato la fede e quindi istruiti in merito. I precetti che non conoscevano erano quelli più specifici della Legge mosaica che riguardavano gli ebrei ortodossi. Infatti si discusse anche della circoncisione in quel contesto, altra prerogativa dell'ortodossia semitica, che veniva pratica sicuramente anche dai cristiani giudei.
Comunque, anche ammesso che tutti gli aspetti della Legge mosaica non debbano riguardare i Gentili, l'unico divieto per questi è solo quello di non mangiare animali soffocati, è solo un divieto alimentare quindi, dato che voi ne cancellate tutte le implicazioni legate alla purità che riguardano solo gli ebrei. Perché dunque non accettate le trasfusioni visto che non si tratta di mangiare animali con il loro sangue?
Lo stesso astenersi dal sangue per un ebreo significava non toccarlo proprio per quella che era la Legge mosaica (da qui nasce l'impurità delle donne o l'impurità derivante dal toccare gli animali morti e i cadaveri), ma se tu dici che i gentili non sono più soggetti alla Legge, significa che il sangue lo possono toccare, se lo possono toccare perché non lo possono ricevere dato che non viene fatto per scopo alimentare?


29/03/2019 14:27
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sangue e d'intorni
è solo un divieto alimentare

Forse non consideri che NON era una semplice proibizione alimentare che fu dtata ben prima della legge mosaica:

Tutti gli animali che si muovono e hanno vita vi serviranno da cibo. Ve li do come vi ho dato la verde vegetazione. Ma la carne che ha ancora in sé la vita, il suo sangue, non dovete mangiarla.
Genesi 9: 3,4

Infatti la vita (anima) di ogni tipo di carne è il suo sangue, perché la vita (anima) è nel sangue. Di conseguenza ho detto agli israeliti: “Non dovete mangiare il sangue di nessun tipo di carne, perché la vita (anima) di ogni tipo di carne è il suo sangue. Chiunque lo mangi sarà stroncato”

Levitico 17:14


29/03/2019 14:43
 
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Si, i cristiani non seguono alcuna regola alimentare della legge, né la questione del sangue è legata ai precetti alimentari. La legge del sangue è anteriore alla Legge e risale a Noè, dunque è data a tutta l'umanità. Per questo gli apostoli la considerano necessaria, non perché parte di Levitico ma anteriore ad esso. Ma l'avremo già ripetuto una decina di volte.

Shalom
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29/03/2019 15:14
 
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Dopo i pesanti insulti e minacce, non sei più gradito in questo forum.

È così difficile per te rispettare il nostro pensiero e volere da padroni di casa? Ci sono forum anti TdG. Puoi andare la a dare sfogo al tuo odio contro i TdG

Non serve una tua replica
[Modificato da AdminUnico-tdG 29/03/2019 15:16]
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Re:
barnabino, 29/03/2019 14.43:

Si, i cristiani non seguono alcuna regola alimentare della legge, né la questione del sangue è legata ai precetti alimentari. La legge del sangue è anteriore alla Legge e risale a Noè, dunque è data a tutta l'umanità. Per questo gli apostoli la considerano necessaria, non perché parte di Levitico ma anteriore ad esso. Ma l'avremo già ripetuto una decina di volte.

Shalom


Non esattamente, i precetti di Atti 15 non possono essere di tipo universale perché non erano rivolti a dei pagani qualsiasi, ma a Gentili che avevano già abbracciato la fede cristiana. Sono quindi precetti che si innestano a pieno titolo nella tradizione mosaica e che in quanto tali riguardando esclusivamente la tradizione semitica ortodossa, non conosciuta da questi cristiani pagani perché non erano ebrei di nascita. Infatti questi cristiani gentili:
1) Non sapevano che le cose sacrificate agli idoli erano impure per gli ebrei.
2) Erano soliti mangiare la carne con il sangue ed evidentemente non sapevano che era proibito per gli ebrei.
3) Non sapevano che toccare il sangue degli animali rendeva gli ebrei ortodossi impuri. Come rimarcato non c'entra nulla qui il divieto di spargere il sangue degli uomini dato che erano già dei cristiani.
4) Per "porneria" sono da intendere le unioni tra consanguinei, si parla di matrimoni tra parenti per essere più chiari, pratica riscontra per esempio da San Paolo in 1 Corinti 5.
Non c'è quindi alcuna difficoltà a riconoscere nel concilio di Gerusalemme una serie di precetti propri della tradizione semitica che i pagani dovevano rispettare perché introdotti nel cristianesimo delle origini dalla tradizione ortodossa antecedente il cristianesimo stesso.

29/03/2019 16:46
 
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Caro Ernesto,


Non esattamente, i precetti di Atti 15 non possono essere di tipo universale perché non erano rivolti a dei pagani qualsiasi, ma a Gentili che avevano già abbracciato la fede cristiana



La domanda di Atti era: per abbracciare la fede cristiana era necessario circoncidersi? Più in generale, i gentili dovevano osservare i precetti della Legge Mosaica? Insomma, per diventare cristiani si doveva diventare proseliti del giudasmo? La risposta del concilio è chiaramente un no, i gentili non devono circoncidersi e non devono osservare i costumi della Legge Mosaica.


Sono quindi precetti che si innestano a pieno titolo nella tradizione mosaica e che in quanto tali riguardando esclusivamente la tradizione semitica ortodossa, non conosciuta da questi cristiani pagani perché non erano ebrei di nascita. Infatti questi cristiani gentili



Il punto è che secondo quel concilio proprio perché non erano ebrei di nascita non erano obbligati a circoncidersi o seguire i costumi giudaici. Non erano soggetti alla Legge data a Israele e non all'intera umanità.


Non c'è quindi alcuna difficoltà a riconoscere nel concilio di Gerusalemme una serie di precetti propri della tradizione semitica che i pagani dovevano rispettare perché introdotti nel cristianesimo delle origini dalla tradizione ortodossa antecedente il cristianesimo stesso



Se leggi le motivazioni del decreto apostolico la ragione per cui vengono mantenute quelle cose "necessarie" non è perché erano incluse nella Legge (altrimenti avrebbero dovuto conservare l'intera legge, comprese feste, celebrazioni, carne impura, circoncisione, ecc...) ma perché pur incluse nella Legge erano erano anteriori alla Legge, date a tutta l'umanità al tempo di Noè o prima.

Storicamente il quadro è quello, i cristiani gentili non adottarono i costuni giudaici, Paolo stesso anche per gli ebrei considera la Legge ormai adempiuta in Cristo e dunque terminata la sua funzione. Ma questo è tutt'altro discorso.

Shalom
[Modificato da barnabino 29/03/2019 17:42]
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29/03/2019 17:44
 
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Re:
barnabino, 29/03/2019 16.46:

Caro Ernesto,


Non esattamente, i precetti di Atti 15 non possono essere di tipo universale perché non erano rivolti a dei pagani qualsiasi, ma a Gentili che avevano già abbracciato la fede cristiana



La domanda di Atti era, per abbracciare la fede cristiana era necessario circoncidersi? I gentili dovevano osservare i precetti della Legge Mosaica? Insomma, per diventare cristiani si doveva diventare proseliti del giudasmo? La risposta del concilio è chiaramente un no, i gentili non devono circoncidersi e non devono osservare i costumi della Legge Mosaica.


Sono quindi precetti che si innestano a pieno titolo nella tradizione mosaica e che in quanto tali riguardando esclusivamente la tradizione semitica ortodossa, non conosciuta da questi cristiani pagani perché non erano ebrei di nascita. Infatti questi cristiani gentili



Il punto è che secondo quel concilio proprio perché non erano ebrei di nascita non erano obbligati a circoncidersi o seguire i costumi giudaici. Non erano soggetti alla Legge data a Israele e non all'intera umanità.


Non c'è quindi alcuna difficoltà a riconoscere nel concilio di Gerusalemme una serie di precetti propri della tradizione semitica che i pagani dovevano rispettare perché introdotti nel cristianesimo delle origini dalla tradizione ortodossa antecedente il cristianesimo stesso



Se leggi le motivazioni del decreto apostolico la ragione per cui vengono mantenute quelle cose "necessarie" non è perché erano incluse nella Legge (altrimenti avrebbero dovuto conservare l'intera legge, comprese feste, celebrazioni, carne impura, circoncisione, ecc...) ma perché pur incluse nella Legge erano erano anteriori alla Legge, date a tutta l'umanità al tempo di Noè o prima.

Storicamente il quadro è quello, i cristiani gentili non adottarono i costuni giudaici, Paolo stesso anche per gli ebrei considera la Legge ormai adempiuta in Cristo e dunque terminata la sua funzione. Ma questo è tutt'altro discorso.

Shalom


L'assunto che i precetti di Atti 15 siano antecedenti la Legge mosaica è priva di consistenza perché anche solo pensando alla fornicazione per come la pensate voi, gli ebrei ancora ai tempi di Gesù erano dediti alla poligamia e, stante a quanto dici tu, Noè non era tenuto neanche a non desiderare la donna degli altri.
Cosa dovevano i cristiani gentili conoscere quindi rispetto alla loro tradizione guardando ai tempi di Noè prima della Legge? Nulla, potevano benissimo essere poligami e desiderare la donna di altri, ma essendo già cristiani a tutti gli effetti, sapevano già che l'adulterio era una fattispecie molto più restrittiva sia rispetto alla Legge mosaica e sia rispetto alla legge universale prima di Mosè di cui parli tu. L'unico modo per dare quindi un senso alla "porneria" ribadita in Atti 15 è quello di vederci il matrimonio tra consanguinei, comune tra i pagani e inviso agli ebrei come dice chiaramente la Legge mosaica.

29/03/2019 18:06
 
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L'assunto che i precetti di Atti 15 siano antecedenti la Legge mosaica è priva di consistenza perché anche solo pensando alla fornicazione per come la pensate voi, gli ebrei ancora ai tempi di Gesù erano dediti alla poligamia e, stante a quanto dici tu, Noè non era tenuto neanche a non desiderare la donna degli altri



La fornicazione "come la pensiamo noi" cosa vuol dire? Gli ebrei erano dediti alla poligamia concessa dalla Legge, ma i cristiani non sono ebrei, e si attengono a Gesù che si rifà alla Genesi e non alla Legge. Come detto tu continui a confondere gli scopi del conciliodi Gerusalemme con la Legge a cui i cristiani evidentemente non sono soggetti.

Sinceramente ancora devo capire la tua tesi, per te i primi cristiani gentili erano ancora soggetti alla Legge? Non mi pare.

Shaom
[Modificato da barnabino 29/03/2019 18:07]
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29/03/2019 18:30
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sangue e d'intorni
Ernesto, 29/03/2019 13.22:


Scusami, ma per semplice logica i termini stavano esattamente al contrario; se i precetti del Concilio di Gerusalemme erano universali, in quanto cristiani, questi Gentili venuti alla fede li dovevano già conoscere, avendo abbracciato la fede e quindi istruiti in merito. I precetti che non conoscevano erano quelli più specifici della Legge mosaica che riguardavano gli ebrei ortodossi.




per semplice logica, direi che sei in errore.
Gli etnico cristiani si erano convertiti a Dio e a Gesù Cristo sulla base della predicazione apostolica (Atti 20:21) e non per aver "imparato la Legge mosaica".


Ernesto, 29/03/2019 13.22:




Infatti si discusse anche della circoncisione in quel contesto, altra prerogativa dell'ortodossia semitica, che veniva pratica sicuramente anche dai cristiani giudei.




ma la diatriba sorse per colpa dei giudaizzanti (Atti 15:1-2)


Ernesto, 29/03/2019 13.22:



Comunque, anche ammesso che tutti gli aspetti della Legge mosaica non debbano riguardare i Gentili, l'unico divieto per questi è solo quello di non mangiare animali soffocati, è solo un divieto alimentare quindi, dato che voi ne cancellate tutte le implicazioni legate alla purità che riguardano solo gli ebrei. Perché dunque non accettate le trasfusioni visto che non si tratta di mangiare animali con il loro sangue?




ma stai scherzando o cosa?

In Atti 15:29 per ciò che concerne il sangue, vi è una sorta di sdoppiamento, che vuole evidenziare il non cibarsi di ciò che è strangolato o soffocato, cioè dalla carne non dissanguata e dal sangue, ciò per mettere ancor più in evidenza la santità del sangue, come già stabilito nel Levitico e nella Genesi, il cui unico uso consentito era solo quello cultuale: con il sacrificio definitivo di Cristo nel vero santuario, quello celeste, come sommo sacerdote per sempre, non ci è quindi più consentito alcun uso profano del sangue.
Quindi non ci si deve astenere dal sangue perché è impuro, ma perchè è sacro!


Ernesto, 29/03/2019 13.22:



Lo stesso astenersi dal sangue per un ebreo significava non toccarlo proprio per quella che era la Legge mosaica (da qui nasce l'impurità delle donne o l'impurità derivante dal toccare gli animali morti e i cadaveri), ma se tu dici che i gentili non sono più soggetti alla Legge, significa che il sangue lo possono toccare, se lo possono toccare perché non lo possono ricevere dato che non viene fatto per scopo alimentare?






Per gli ebrei il sangue era molto di più di quello che racconti.

Il sangue è la vita di ogni essere vivente e per Dio è sacro, in quanto il suo uso è limitato solo ed esclusivamente al culto:

Deuteronomio 12:23 CEI:

"23 Astieniti tuttavia dal mangiare il sangue, perché il sangue è la vita; tu non devi mangiare la vita insieme con la carne. "

E’ necessario ribadire il principio su cui si basava la proibizione, che non era alimentare ma era legato alla santità del sangue, il sangue non doveva essere consumato non perché fosse alimentarmene "impuro" (come le carni di certi animali, precetti che vennero abbandonati dai cristiani) ma perché era sacro, tanto è vero che fin dagli albori dell'umanità era riservato ad un uso sacro. Per questo se non era usato nel tempio andava "gettato a terra" perché comunque apparteneva a Dio essendo il sangue la vita dell’essere vivente.

Infatti, l' unico uso consentito del sangue era quello relativo al culto, leggi - ti prego - passi come Levitico 3:2,8,13 ; 4:3-7, 16-18, 25, 30, 34, 8:15, 23-24, 30, 10:18...

Il sangue e tutto ciò che lo riguarda ha a che fare unicamente con il culto, perfino le vesti macchiate di sangue dovevano essere lavate solo nel luogo di culto:

"20 Tutto ciò che verrà a contatto con la sua carne sarà santo; se parte del suo sangue schizza sopra una veste, laverai il lembo macchiato di sangue in luogo santo. " (Levitico 6,20 CEI)


Ciao




29/03/2019 18:53
 
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Re: Re:
Ernesto, 29/03/2019 16.17:


Non esattamente, i precetti di Atti 15 non possono essere di tipo universale perché non erano rivolti a dei pagani qualsiasi, ma a Gentili che avevano già abbracciato la fede cristiana. Sono quindi precetti che si innestano a pieno titolo nella tradizione mosaica e che in quanto tali riguardando esclusivamente la tradizione semitica ortodossa, non conosciuta da questi cristiani pagani perché non erano ebrei di nascita.




per questo ho già risposto sopra-
Quegli etnico cristiani si erano convertiti a Dio e a Cristo sulla base del kerygma apostolico (Atti 20:21), non per aver imparato "la tradizione mosaica"...


Ernesto, 29/03/2019 16.17:




Infatti questi cristiani gentili:
1) Non sapevano che le cose sacrificate agli idoli erano impure per gli ebrei.




e allora vennero a sapere che le cose sacrificate agli idoli era idolatria, una cosa che i servitori di Geova evitavano come la peste sin dai tempi di Giacobbe (Genesi 35:2)


Ernesto, 29/03/2019 16.17:




2) Erano soliti mangiare la carne con il sangue ed evidentemente non sapevano che era proibito per gli ebrei.





e il decreto apostolico li richiama al comando noachico di Genesi 9:4-5

Ernesto, 29/03/2019 16.17:




3) Non sapevano che toccare il sangue degli animali rendeva gli ebrei ortodossi impuri. Come rimarcato non c'entra nulla qui il divieto di spargere il sangue degli uomini dato che erano già dei cristiani.





e vennero a sapere che l' unico uso consentito del sangue è quello relativo al culto, come ti ho spiegato nel post sopra, quindi ci si deve astenere dal sangue non perché sia impuro, ma perché è sacro, perché è la vita stessa

Genesi 9:4-5 CEI:

Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè con il suo sangue. Del sangue vostro, ossia della vostra vita, io domanderò conto”!

Non mangiare la carne con il sangue, ma se di solo precetto alimentare si tratta, perchè specificare "Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè il suo sangue"?

E' impossibile non porsi il quesito.

Non era forse il sangue, cioè la vita ("del vostro sangue, ossia della vostra vita, io domanderò conto", ribadisce Dio a Noè in Genesi 9:5...) qualcosa di sacro, riguardo al sangue di Abele, cioè alla sua vita, che gridava dal suolo? (Genesi 4:10).
Non è il sangue qualcosa di sacro da essere definito "la vita" anche nel comando noachico?

Ernesto, 29/03/2019 16.17:



4) Per "porneria" sono da intendere le unioni tra consanguinei, si parla di matrimoni tra parenti per essere più chiari, pratica riscontra per esempio da San Paolo in 1 Corinti 5.






ne dubito.
Sebbene nelle Scritture Ebraiche non ci sia una parola per cugino, questo rapporto di parentela è indicato da espressioni come “i figli di . . . , zio di Aaronne” o “il figlio di suo zio” (Lev. 10:4; 25:49). Si ha notizia di matrimoni fra cugini: Giacobbe e Rachele, e le figlie di Zelofead (Gen. 28:2; 29:10-12; Num. 36:11) Il matrimonio fra cugini non era incluso nelle proibizioni mosaiche riguardanti l’incesto (Lev. 18:8-16).......


Stammi bene




29/03/2019 21:20
 
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Re:
barnabino, 29/03/2019 18.06:


L'assunto che i precetti di Atti 15 siano antecedenti la Legge mosaica è priva di consistenza perché anche solo pensando alla fornicazione per come la pensate voi, gli ebrei ancora ai tempi di Gesù erano dediti alla poligamia e, stante a quanto dici tu, Noè non era tenuto neanche a non desiderare la donna degli altri



La fornicazione "come la pensiamo noi" cosa vuol dire? Gli ebrei erano dediti alla poligamia concessa dalla Legge, ma i cristiani non sono ebrei, e si attengono a Gesù che si rifà alla Genesi e non alla Legge. Come detto tu continui a confondere gli scopi del conciliodi Gerusalemme con la Legge a cui i cristiani evidentemente non sono soggetti.

Sinceramente ancora devo capire la tua tesi, per te i primi cristiani gentili erano ancora soggetti alla Legge? Non mi pare.

Shaom



Vuol dire il comune adulterio odierno. Nelle Scritture greche non si ha notizia di problemi di adulterio ricorrenti tra i Gentili cristiani e se anche fosse stato non sarebbe stato necessario alcun concilio per dirimere la questione; bastava un richiamo severo come in tanti altri casi di gravi peccati. Il concilio è sempre stato necessario nelle diatribe di ordine teologico, ma l'adulterio non è mai stato oggetto di contesa in seno alla cristianità, avendo Gesù parlato chiaro il merito.

29/03/2019 22:43
 
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Ma infatti nessuno dice che le "cose necessarie" stabilite dal concilio fossero oggetto di contesa tra i cristiani, in Atti 15 la contesa riguardava esclusivamente la questione della circoncisione, dato che anch'essa era anteriore alla Legge Mosaica e ci si chiedeva se i gentili non dovessero praticarla. Le cose "necessarie" al contrario erano evidentemente già stabilite e condivise.

Ripeto, ancora non capisco la tua tesi. Sostieni che con quel decreto si obbligasse i gentili a seguire le norme alimentari della Legge? Giusto per capire.

Shalom
[Modificato da barnabino 29/03/2019 23:15]
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30/03/2019 07:53
 
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Re: Re:
Ernesto, 29/03/2019 21.20:



Vuol dire il comune adulterio odierno. Nelle Scritture greche non si ha notizia di problemi di adulterio ricorrenti tra i Gentili cristiani




Secondo il DENT (Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento), il sostantivo porneia significa "fornicazione" (pagina 1063).
Il DENT cita anche l' autorevole BAUER, che afferma circa il significato del sostantivo:
"fornicazione, prostituzione, nel senso di ogni genere di rapporto sessuale illegittimo"....quindi sia fuori che dentro il matrimonio




Ernesto, 29/03/2019 21.20:



e se anche fosse stato non sarebbe stato necessario alcun concilio per dirimere la questione; bastava un richiamo severo come in tanti altri casi di gravi peccati. Il concilio è sempre stato necessario nelle diatribe di ordine teologico, ma l'adulterio non è mai stato oggetto di contesa in seno alla cristianità, avendo Gesù parlato chiaro il merito.





e infatti Gesù parlò di porneia, per esempio in Matteo 5:32.
Ma l' assemblea di Gerusalemme doveva dirimere la questione della circoncisione, sollevata dai "giudaizzanti".
L' assemblea medesima, sotto la guida del parakletos, decise di non aggiungere alcun peso agli etnico cristiani eccetto delle "cose necessarie" che come già visto erano da sempre osservate dai servitori di Geova, ancor prima della Legge.
Agli etnico cristiani non andava aggiunto il "giogo" della Legge che neppure gli ebrei erano riusciti a portare (Atti 15:10)

Ciao


[Modificato da Aquila-58 30/03/2019 08:01]
30/03/2019 10:13
 
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Ernesto
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Re:
barnabino, 29/03/2019 22.43:

Ma infatti nessuno dice che le "cose necessarie" stabilite dal concilio fossero oggetto di contesa tra i cristiani, in Atti 15 la contesa riguardava esclusivamente la questione della circoncisione, dato che anch'essa era anteriore alla Legge Mosaica e ci si chiedeva se i gentili non dovessero praticarla. Le cose "necessarie" al contrario erano evidentemente già stabilite e condivise.

Ripeto, ancora non capisco la tua tesi. Sostieni che con quel decreto si obbligasse i gentili a seguire le norme alimentari della Legge? Giusto per capire.

Shalom


In verità in Atti 15:5 si cita la Legge di Mosè oltre la circoncisione come mitivo della contesa riguardante i doveri che dovevano rispettare i pagani cristiani. Non si tratta quindi di precetti universali, ma di aspetti rituali propri degli ebrei in accodo alla Legge mosaica.
Comunque la tua tesi è in sé carente, perché il concilio non può ribadire le regole sessuali prima della Legge, infatti ai tempi di Noè vigeva la poligamia che come sappiamo per i cristiani è grave peccato di adulterio.


30/03/2019 10:28
 
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Caro Ernesto,


In verità in Atti 15:5 si cita la Legge di Mosè oltre la circoncisione come mitivo della contesa riguardante i doveri che dovevano rispettare i pagani cristiani. Non si tratta quindi di precetti universali, ma di aspetti rituali propri degli ebrei in accodo alla Legge mosaica



Ma è quello che ti ho detto, rispetto alla presenza di gentili nella congregazione si poneva la questione: dovevano circoncidersi? E più in generale, dovevano osservare i precetti della Legge, cioè prima diventare proseliti del giudaismo, per essere cristiani? Alcuni più oltranzisti la pensavano così, la questione della circoncisione poi era particolarmente divisiva perché era stata comandata già ad Abraamo dunque era anteriore alla Legge.

La risposta del concilio è molto semplice: no.


Comunque la tua tesi è in sé carente, perché il concilio non può ribadire le regole sessuali prima della Legge, infatti ai tempi di Noè vigeva la poligamia che come sappiamo per i cristiani è grave peccato di adulterio



Il concilio è composto da giudeo-cristiani che sulla questione ovviamente adottano il parere di Gesù sulla questione, che in Matteo 19 cita Genesi 2:24 come principio universale anteriore alla Legge Mosaica.

Perché non rispondi allamia domanda? Magari capisco dove voi andare a parare: tu pensi che in base a quel consiglio i cristiani dovrebbero seguire i costumi della legge mosaica?

Shalom [SM=g2037509]


[Modificato da barnabino 30/03/2019 10:29]
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FORUM TESTIMONI DI GEOVA
30/03/2019 11:28
 
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Re: Re:
Ernesto, 30/03/2019 10.13:


In verità in Atti 15:5 si cita la Legge di Mosè oltre la circoncisione come mitivo della contesa riguardante i doveri che dovevano rispettare i pagani cristiani. Non si tratta quindi di precetti universali, ma di aspetti rituali propri degli ebrei in accodo alla Legge mosaica.




Ma questo è ovvio, giacchè la questione fu sollevata dai giudaizzanti, proprio nel passo da te citato...ma tu saprai certamente che la circoncisione fu data ad Abraamo..

Ernesto, 30/03/2019 10.13:



Comunque la tua tesi è in sé carente, perché il concilio non può ribadire le regole sessuali prima della Legge, infatti ai tempi di Noè vigeva la poligamia che come sappiamo per i cristiani è grave peccato di adulterio.






e allora su che base Giuseppe, un servitore di Geova, rifuggì la porneia con la moglie di Potifar, ritenedola "un grave peccato"? (Genesi 39:9)

Me lo sai spiegare?


[Modificato da Aquila-58 30/03/2019 11:30]
30/03/2019 14:38
 
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Ernesto
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Re:
barnabino, 30/03/2019 10.28:

Caro Ernesto,


In verità in Atti 15:5 si cita la Legge di Mosè oltre la circoncisione come mitivo della contesa riguardante i doveri che dovevano rispettare i pagani cristiani. Non si tratta quindi di precetti universali, ma di aspetti rituali propri degli ebrei in accodo alla Legge mosaica



Ma è quello che ti ho detto, rispetto alla presenza di gentili nella congregazione si poneva la questione: dovevano circoncidersi? E più in generale, dovevano osservare i precetti della Legge, cioè prima diventare proseliti del giudaismo, per essere cristiani? Alcuni più oltranzisti la pensavano così, la questione della circoncisione poi era particolarmente divisiva perché era stata comandata già ad Abraamo dunque era anteriore alla Legge.

La risposta del concilio è molto semplice: no.


Comunque la tua tesi è in sé carente, perché il concilio non può ribadire le regole sessuali prima della Legge, infatti ai tempi di Noè vigeva la poligamia che come sappiamo per i cristiani è grave peccato di adulterio



Il concilio è composto da giudeo-cristiani che sulla questione ovviamente adottano il parere di Gesù sulla questione, che in Matteo 19 cita Genesi 2:24 come principio universale anteriore alla Legge Mosaica.

Perché non rispondi allamia domanda? Magari capisco dove voi andare a parare: tu pensi che in base a quel consiglio i cristiani dovrebbero seguire i costumi della legge mosaica?

Shalom [SM=g2037509]




Certamente no, o per meglio dire i cristiani devono seguire la Legge di Cristo che conferma comunque diversi precetti della Legge mosaica. Il fulcro del concilio di Gerusalemme non riguarda la condatta cristiana dei Gentili, ma la loro osservanza della Legge mosaica antecedente il cristianesimo stesso, con l'osservanza dei soli 4 precetti della Legge mensionati in Atti 15.
Oggi tutti noi viviamo in una condizione diversa dato che non ci sono più cristiani giudei che in quanto ebrei continuavano a seguire i precetti della Torah, infatti gli apostoli continuavano ad andare al Tempio come tutti gli ebrei ortodossi.

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