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Dall'escatologia dei primi cristiani alla credenza che tutti i buoni vanno in cielo

Ultimo Aggiornamento: 20/10/2020 09:16
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04/06/2019 09:48
 
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Leggendo i capitoli in programma per questa settimana , Galati da 4 a 6 e riflettendo su alcuni termini riportati come "erede" "figlio" "Gerusalemme di sopra" sono giunto alle seguenti conclusioni sul motivo per cui nel primo secolo veniva presentata la speranza di vivere in cielo quasi come se fosse stata l'unica speranza possibile per un cristiano . Se l'apostolo Paolo sarebbe stato ispirato a dare risalto a due speranze nel primo secolo probabilmente si sarebbe solo creata confusione e disordine nello svolgimento del proposito di Dio che prevedeva dapprima il radunamento delle cose nei cieli e solo in un secondo tempo il radunamento delle cose sulla terra . Paolo diede risalto solo alla speranza di ereditare il regno Celeste perché era la principale candidatura per i nuovi cristiani di quel tempo tempo tempo , era un premio speciale che tutti erano chiamati ad afferrare , era un'opportunità . Non importa quanti cristiani potessero esistere nel primo secolo , importa il fatto che erano aperte queste candidature per diventare coeredi di Cristo . Ovviamente perciò Paolo dava risalto a questa candidatura e non alla candidatura di vivere per sempre sulla terra . Per fare un esempio è un po' come quando apre una nuova azienda e per prima cosa si aprono le candidature per i posti dirigenziali , ad esempio per 10 dirigenti . Magari si candideranno per quei posti 200 persone ma alla fine la scelta per occupare quei posti verrà fatta dal proprietario dell'azienda che alla fine decidera' di affidare solo i 10 posti dirigenziali ai migliori candidati . Ma agli altri 190 che avevano la speranza di ottenere i posti dirigenziali , il proprietario non li manderà a casa ma affiderà loro dei ruoli secondari nell'azienda.

Quindi anche se la prospettiva naturale della salvezza umana è quella di ereditare la terra in quel caso , in quel tempo , vi era la candidatura speciale di un premio particolare riservato ai primi che sarebbero entrati a far parte della congregazione per cui si dava risalto a quell'opportunita' . Quindi prescindendo dal numero delle persone che diventarono cristiani nel primo secolo quella era la prospettiva che Paolo sentiva in sé e offriva agli altri in modo collettivo . Sarebbe poi stato Dio a stabilire chi effettivamente sarebbe andato a regnare con Cristo come erede del regno Celeste ma non poteva certo stabilirlo Paolo dicendo tu sei idoneo e tu tu non lo sei . Paolo si limitava a presentare questa grande opportunità e quindi tutti i cristiani operavano in vista di quello opportunità pur sapendo che avrebbero potuto non ereditare questo regno ma ciò nonostante erano consapevoli dell'esistenza della speranza in una resurrezione terrena perché appunto la Bibbia parlava di ereditare la terra non solo il cielo .

Dunque anche se la candidatura naturale della salvezza umana ha a che vedere con la terra in questo caso Paolo stava facendo riferimento al privilegio speciale di divenire coeredi di Cristo ed ereditare il regno celeste. Quindo è ovvio che in quel periodo la perseveranza era finalizzata all' ereditare questo regno Celeste e quindi tutti i cristiani e ovvio che si sforzassero in tal senso . Se poi un cristiano che sperava di ereditare il regno Celeste alla fine non sarebbe stato considerato idoneo di per questo Regno non è detto che non avrebbe ricevuto una risurrezione ma avrebbe avuto una risurrezione terrena non celeste. Tuttavia l'aspettativa principale di tutti i cristiani di quel tempo era quella di ricevere un Regno. Comunque dal momento che alcuni riferimenti alla speranza terrena vengono fatti ("nuovi cieli e nuova terra"(2 Pietro 3:13), "radunare nel Cristo le cose nei cieli e le cose sulla terra"(Efesini 1:10)) non si può escludere che ci fossero cristiani che avessero anche la speranza terrena ma semplicemente Paolo non si rivolge a loro . Tra l'altro come mette anche in risalto Galati , va considerato che pur avendo una speranza celeste alcuni cristiani vivevano in modo del tutto carnale . Questo per dire che non tutti quelli che avevano un'aspettativa celeste vivevano poi in modo tale da essere degni di questa prospettiva e il suggello finale per questo premio speciale doveva essere apposto in ultima analisi da Dio Ma d'altra parte non si può nemmeno affermare che costoro non avrebbero poi potuto ricevere una risurrezione terrena. Mangiare il pane per il vino alla commemorazione non significava che una persona per forza avesse il suggello divino significava semplicemente che uno sperava di ereditare il Regno ma in definitiva era Geova che stabiliva se ti avrebbe considerato idoneo per ereditarlo oppure no . Per concludere fu solo in seguito che venne precisato che il Regno lo avrebbero ottenuto solo 144000 persone 'comprate dalla terra' che avrebbero 'regnato sulla terra' (Riv 14:3 ; 5:9,10)

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