erevnitis, 25/02/2019 13.55:
Caro claudio
Tu citi il libro di Atti e hai ragione, del resto potevano fare anche dei miracoli, tuttavia tieni conto anche di questi punti.
1) Questi si convertirono nella stessa giornata ma quanti continuarono a seguire Gesù passata l'euforia iniziale?
2) Hanno potuto usufruire della tecnologia che abbiamo oggi? l'opera non era rallentata a motivo di questo?
3) La persecuzione era più accanita e pericolosa di quella di oggi?
4) Le comunicazioni a distanza non erano più lente?
Come ti dicevo se partiamo con 7 milioni di proclamatori, se paragonata alla popolazione mondiale attuale si tratta solo del 0,1 %. Se trasliamo questa questa percentuale al I secolo, considerando la popolazione di circa 40-50 milioni (impero romano) lo 0,1 % corrisponde a 40-50.000 persone.
Anche se starrk dice meno di 10 000 e mi sembra reduttivo, stimare i cristiani a 20 000 oppure 30 000 nel I secolo non mi sembra fuori luogo.
Grazie erev
In ogni caso tra il primo e il secondo secolo le zizzanie del falso cristianesimo erano già abbastanza cresciute ed andavano via via più diffondendosi . Ma siccome chi diveniva "cristiano" abbracciava un credo che originava da un gruppo la cui unica visione escatologica era quella celeste non era proprio contemplabile che si riuscisse a capire che per il cristiano avrebbe potuto esserci una speranza diversa , quella terrena , anche perché Paolo quando scrisse le sue lettere alle congregazioni cristiane del 1° secolo , specialmente alla congregazione di Corinto non mi pare che trasmettesse l'idea che vi fossero due speranze.
Questo mi porta a tre considerazioni
1) La credenza che tutti i cristiani abbiano la speranza celeste fa parte di un astuto stratagemma dottrinale promosso da Satana e infiltrato abilmente nel mondo delle zizzanie cristiane prima ancora che si potesse rivelare l'esistenza di un altra speranza
2)Se Satana non avesse interferito , una volta completato il numero (o anche prima) dei 144.000 Gesù probabilmente avrebbe rivelato l'esistenza della speranza terrena per il resto dei cristiani non unti
3) Quello della speranza terrena e dell'intendimento dell'identità della grande folla nel XX secolo è solo il continium di quello che sarebbe stato rivelato (forse nel 2° o 3° secolo) se non ci fosse stata l'apostasia e l'interferenza di Satana
Ma evidentemente Gesù sapeva che le cose sarebbero andate in questo modo e che la conoscenza sarebbe divenuta abbondante solo nel tempo della fine (Daniele)
Però è curioso notare che l'idea che Satana promosse nell' Eden circa l'escatologia umana , ovvero che l'uomo sarebbe divenuto simile a Dio , Satana l'ha diffusa estendendola a tutti i "cristiani" , la cui sola e unica speranza è quella di andare in cielo . In tal modo è riuscito ad annullare ogni riferimento alla speranza umana di tornare a vivere in un letterale paradiso terrestre
Saluti
[Modificato da claudio2018 25/02/2019 14:40]